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24 Dicembre 2022 Off Di Maurizio Bini

Racconto di Natale

UN ABETE DA SOGNO
racconto tipico della Germania
Il significato dell’albero di Natale

Un povero taglialegna viveva con la sua famiglia in una capanna nel fitto di una foresta. Era inverno, e gli alberi erano chini sotto il loro candido mantello di neve. Durante il giorno, quando un pallido sole faceva capolino, le impronte lasciate da cervi e caprioli disegnavano bizzarri arabeschi sul biancore immacolato della neve.

Una sera il taglialegna, la moglie e i due figli si erano appena messi a tavola, di fronte a un bel piatto di zuppa fumante, quando qualcuno bussò alla porta. Chi poteva essere lì fuori, in una notte così fredda?

L’uomo si affrettò ad aprire: sull’uscio gli apparve un bambino piccolo piccolo, solo in mezzo alla neve. La moglie del taglialegna lo accolse in casa e gli diede subito da mangiare.

Per quante domande facessero moglie e marito, per sapere chi fosse, da dove venisse e dove fosse diretto, il bambino viandante si ostinava a restare in silenzio. Il taglialegna gli offri comunque la sua ospitalità, e così la famiglia e quell’inatteso visitatore si addormentarono nel dolce tepore del focolare, mentre fuori il gelido vento di dicembre fischiava tra gli alberi.

Il mattino seguente la famiglia si accorse con non poco stupore che il bambino era sparito, e ai tempo stesso udì delle voci melodiose che sembravano provenire dal cuore della foresta. Spalancata la porta della loro povera dimora, al taglialegna e ai suoi apparvero degli angeli che cantavano cori di ringraziamento per aver accolto il Bambino Gesù.

“Mi avete aperto la vostra porta senza esitare, – disse il bimbo, – e mi avete accolto fra voi. Voglio che la vostra generosità sia conosciuta da tutti e non venga mai dimenticata!”

Detto questo, sfiorò con la mano un piccolo abete che si trovava accanto alla porta della capanna: – “Possa quest’albero riscaldare i vostri cuori. E che i suoi rami portino doni agli uomini e diffondano fra loro la stessa bontà che voi mi avete dimostrato questa notte.”
A quelle parole, l’abete si illuminò di mille luci sfavillanti, e i suoi rami si piegarono sotto il peso di moltissimi doni.
Quando sei sui monti o in una foresta, e senti un fruscio improvviso… fermati e resta in ascolto.
Sono gli abeti, che raccontano questa meravigliosa storia al loro amico vento. e sognano i decori scintillanti con cui verranno avvolti all’avvicinarsi del Natale.

BENEDIZIONE PRIMA DEL PASTO  DI  NATALE

Nel nome del Padre e del Figlio e dello
Spirito Santo. Amen.


Questo è il giorno fatto dal Signore
Alleluia
Rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia

Benedici Signore
noi e questi doni
che stiamo per ricevere dalla tua bontà.
Grazie
per l’amore che ci dai.
Grazie
per il cibo che è stato preparato per noi.
Grazie
per coloro che ci amano.
Donaci occhi e cuore
per vederti e servirti nei poveri.
Amen.

Tanti auguri dalla comunità
da don Francesco
don Febin
e don Luciano