lettera-domenica-5-Nov-2023
SOTTO LO SGUARDO DI DIO
Chi può dire di “fare”, cioè di mettere in pratica tutto quello che il vangelo insegna? La parola del vangelo è sempre più alta e più grande di qualunque predicatore o commentatore del vangelo stesso, chiunque sia.
In questo senso, nessuno che parli del vangelo – fosse anche il più sapiente e il più santo dei teologi o dei vescovi – nessuno può assumere l’atteggiamento del “maestro” di fronte ad altri. Perché solo Cristo è il maestro per tutti, a cominciare da chi parla o predica nel suo nome.
Come cristiani, siamo tutti discepoli allo stesso modo, siamo tutti nella posizione di chi deve imparare, sia chi predica o insegna, sia chi ascolta. Anzi: chi ha nella chiesa il compito di insegnare e di predicare, a qualunque livello, proprio per questo ha una grossa responsabilità in più davanti al Signore. Il Vangelo, infatti, non è una cosa da “imparare per sapere” o per “saper dire”; è una cosa da imparare per fare. Non si tratta di un insegnamento che riguarda l’accrescimento della propria cultura o erudizione; si tratta di un insegnamento che riguarda il proprio modo di vivere e di comportarsi, sull’esempio di Gesù stesso.
Uno può anche essere molto bravo – supponiamo – nello «spiegare» il Vangelo, nel dire belle parole. Non è questo che conta. Se non è anche bravo nel “fare”, nel mettere in pratica quello che spiega e dice, davanti a Dio non conta nulla il «titolo» che porta e con cui viene chiamato (Don, prof, Mons., ecc.); come conta ben poco il saper parlare bene e dire tante belle cose.
Certo: anche nella chiesa è avvenuto e avviene quello che succede – a quanto pare – in tutti i tipi di società umane. E cioè, che nei rapporti degli uni con gli altri – al di là delle legittime e necessarie diversità di capacità personali, di compiti e di responsabilità – prima o poi entrano in gioco da una parte un certo spirito di vanità, di orgoglio, di ambizione, e dall’altra un certo spirito di adulazione, di servilismo, di “cortigianeria”. Non bisogna scandalizzarsene troppo: sono cose che succedono tra gli uomini.
Il Signore conceda a ciascuno di noi quello spirito di sapienza e di umiltà, che consenta ad ognuno di svolgere con semplicità e senso di responsabilità il proprio servizio nella chiesa e nella società, qualunque sia la nostra posizione e il nostro ruolo. Cercando soltanto la fedeltà alla Parola e alla volontà del Signore e la sua gloria, non la nostra.
ATTO PENITENZIALE
Signore, tu hai parole di vita eterna. Perdonaci per tutte le volte che non dedichiamo la dovuta attenzione al tuo Vangelo,
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Cristo Gesù, tu sei il nostro Pastore. Con l’esempio ci hai mostrato come vive chi è figlio di Dio. Perdona le nostre incoerenze e infedeltà,
Christe, eleison.
Christe, eleison.
Signore, tu ci sostieni con la luce e la forza dello Spirito Santo. Perdona tutte le volte che abbiamo preferito lo spirito di questo mondo,
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Preghiera dei fedeli
Preghiamo insieme e diciamo:
Custodisci i tuoi figli nella pace, Signore
Padre, Ti preghiamo per papa Francesco. Mantienilo in buona salute, sostienilo nel suo coraggioso ministero, fa’ che possa contare su collaboratori leali e fedeli. E aiuta tutti coloro che ne ammirano le parole e l’esempio a seguirlo con la decisione necessaria. Preghiamo.
Ti preghiamo per il nostro Vescovo Giuseppe, per i preti e per i diaconi perché, mentre parlano e amministrano i santi sacramenti nel nome di Gesù, a lui assomiglino nella bontà e nel comportamento. Preghiamo.
Per coloro che hanno grandi responsabilità nel nostro Paese e nelle Nazioni. Perché avvertano nella coscienza il dovere di essere a servizio del loro popolo, a partire dai più indifesi e dai più poveri. Preghiamo.
Per i catechisti, le catechiste e gli animatori dei gruppi della nostra comunità, perché siano preparati e pazienti, sappiano seminare anche quando poi si deve attendere molto per vedere i frutti. E tengano ben viva in mezzo a noi la parola di Gesù. Preghiamo.
Vita della Comunità
- Domenica 12 Novembre
S.Giovanni Gualberto
ore 11:30
alla celebrazione saranno presenti i bambini di V elementare - Domenica 12 Novembre
Inaugurazione del “Teatro Cinema Italia”
ore 15:00
La benedizione sarà impartita dal nostro arcivescovo
Giuseppe card. Betori
In fondo di chiesa ci sono delle copie del settimanale “Toscana Oggi”. Troverai una pagina intera che riguarda il significato dell’apertura della nuova “sala della comunità”