lettera-domenica-23-Ott-2022

22 Ottobre 2022 Off Di Maurizio Bini

SOTTO LO SGUARDO DI DIO

Tutti noi siamo venuti in chiesa a pregare. Forse a volte rischiamo di dimenticarlo, ma è proprio questo che veniamo a fare a Messa. “Pregare”, cioè stare alla presenza di Dio, dedicare a Dio un po’ del nostro tempo e della nostra attenzione, parlare con Dio.
Ma forse anche noi qualche volta facciamo come il fariseo della parabola: ci mettiamo a pregare (veniamo a Messa), ma la nostra mente e il nostro cuore continuano a essere pieni di noi stessi anche mentre rivolgiamo la parola a Dio. E allora la nostra preghiera rischia di diventare come uno specchio in cui ci possiamo compiacere dei nostri meriti e delle nostre virtù, con la soddisfazione di sentirci “a posto” davanti a Dio. E magari anche con il diritto di paragonarci ad altri: dopo tutto, si tratta solo di dire le cose come sono.

San Luca dice che Gesù raccontò questa parabola proprio per coloro che “presumevano di essere giusti e disprezzavano gli altri”. Se “essere giusti” vuol dire osservare determinate leggi, norme di comportamento e pratiche religiose, niente da dire: chi le osserva è “giusto”, chi non le osserva, no. E se questa “giustizia” va considerata come criterio di valore nel giudicare le persone, non ci può essere nulla da obiettare sulla conclusione: chi osserva la legge, ecc., è “migliore” di chi non la osserva. Ma tutta questa logica di cose – che umanamente appare corretta e coerente – ha veramente senso davanti a Dio? È’ questo il punto.

L’atteggiamento giusto davanti a Dio non è mai quello di “fare i conti” su ciò che noi abbiamo fatto o facciamo; e neanche quello di fare confronti con gli altri. Per questa strada si finisce nella presunzione o nella disperazione. L’atteggiamento giusto per tutti e per chiunque è invece quello di “fare conto” su ciò che Dio è e su ciò che egli ha fatto per noi. Il Vangelo insegna che Dio ci ha amati e ci ama, tutti, per pura bontà sua, prima di qualunque nostro ”merito”. E insegna che, in realtà, ogni bene che è in noi o che noi facciamo è anzitutto “grazia”, cioè dono di Dio fonte di ogni bene.
Solo il peccato, solo ciò che è male perché contrario alla logica dell’amore e della bontà ci appartiene veramente, perché viene da noi e non da Dio.

ATTO PENITENZIALE

Signore Gesù, chi crede in te ottiene la salvezza: perdona la nostra presunzione,
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Cristo Gesù, tu non sei venuto nel mondo per condannare: perdona i nostri giudizi impietosi,
Christe, eleison.
Christe, eleison.
Signore Gesù, tu sei vicino all’umile che ha il cuore spezzato: perdona le nostre opere cattive,
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.

Preghiera dei fedeli

Diciamo con fede:
 Ascoltaci e salvaci, Signore.

Ascolta il grido disperato dei poveri e degli oppressi, che vedono sempre più
peggiorare la loro situazione. Ti preghiamo.

Ristabilisci l’equità nei rapporti fra gli stati, le diverse aree del mondo, i
blocchi economici, dove il profitto soffoca la dignità della persona. Ti preghiamo.

Vedi il sangue sparso in libagione da molti cristiani che ancora soffrono
persecuzione e gridano il loro desiderio di vita e di libertà. Ti preghiamo.

Converti il cuore dei presuntuosi, degli arroganti, di coloro che si credono
padroni della vita altrui, che prevaricano i più deboli, che si arrogano la
ragione solo perché gridano più forte. Ti preghiamo.

Rendi più giusti quelli che confidano in te e si affidano a te, e che si
rivolgono personalmente e comunitariamente a te nella preghiera. Ti preghiamo.

Vita della Comunità

  • Domenica 30 Ottobre
    ore 11:00 a S.Michele
    Conferimento del Battesimo
  • Domenica 20 Novembre
    FESTA della FAMIGLIA

    S.Messa Ore 11:30
    S.Giovanni Gualberto
    Si celebrano 60°-50°-40°-25°-10°-1°
    di matrimonio
    E’ necessario segnalare la propria partecipazione in sacrestia!
    Chi è a conoscenza di un anniversario può riferire