lettera-domenica-22-Gen-2023
SOTTO LO SGUARDO DI DIO
Nel nostro mondo ogni giorno succede qualcosa di nuovo. Ma è anche vero che ogni nuovo giorno porta con sé l’eredità dei giorni precedenti (e così si dica per i mesi e gli anni).
Ci sono novità che passano subito: il giorno dopo non hanno già più alcun interesse. Ce ne sono altre, invece, che lasciano una profonda traccia nei giorni e negli anni successivi. A volte, per molti secoli.
Per esempio: se noi, oggi, siamo qui a Messa, è perché venti secoli fa in Galilea, dalle parti di Cafarnao, un certo Gesù “cominciò a predicare”, invitando la gente a convertirsi perché – diceva – «il regno dei cieli è vicino».
Allora, Gesù era uno sconosciuto che veniva da Nazaret. Ma ben presto farà parlare di sé, per quello che diceva e per quello che faceva; dapprima in Galilea, poi fino a Gerusalemme. Qui sarà arrestato, processato, condannato. Ma dopo la sua morte, invece di finire dimenticato come tanti altri, continuerà a far parlare di sé. Più di prima.
Così è nato il cristianesimo. Così è iniziata la chiesa. E noi qui oggi – a venti secoli di distanza – siamo ancora riuniti nel nome di Gesù Cristo per ascoltare la sua parola e far memoria di lui, perché siamo cristiani e facciamo parte della Chiesa.
“Da allora Gesù cominciò a predicare”… E oggi ancora continua quella medesima vicenda che allora ebbe inizio, e che non avrà fine fin che dura il mondo. E’ la vicenda del “Vangelo”: dapprima la parola, il messaggio, l’insegnamento di Gesù stesso; poi la parola, il messaggio, l’insegnamento dei suoi discepoli.
Ogni volta che andiamo a Messa ne sentiamo leggere un pezzo. Un po’ per volta (se ascoltiamo con attenzione) possiamo così conoscere qualcosa e sempre qualcosa di più di ciò che dice il Vangelo. Ma non dovremmo accontentarci di imparare a conoscere il Vangelo così. Come cristiani, e soprattutto nel mondo moderno, dovremmo sentirci in dovere tutti quanti di conoscere i Vangeli di persona, e di conoscerli bene. Quanti di noi non hanno mai letto personalmente un Vangelo intero? Potrebbe essere un’idea: visto che quest’anno nelle Messe della domenica si legge quasi sempre il Vangelo secondo Matteo perché non impegnarsi tutti quanti alla lettura personale e continuata dello stesso Vangelo?
ATTO PENITENZIALE
Signore, con la tua Parola tu ci parli e ci inviti alla comunione con te. Perdonaci se non abbiamo saputo ascoltarti:
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Cristo, l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di te. Perdona la nostra superficialità e la presunzione di conoscerti:
Christe, eleison.
Christe, eleison.
Signore, nella tua bontà non ti stanchi di rivolgerci ogni giorno la tua Parola. Perdona la nostra sordità e donaci un cuore nuovo:
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Preghiera dei fedeli
Preghiamo insieme e diciamo:
Ascoltaci, Signore.
Per la Chiesa e i suoi pastori, perché si lascino trasformare dalla Parola che proclamano e diventino segno luminoso della misericordia di Dio che guarisce e perdona. Preghiamo.
Per tutte le Chiese cristiane che in questa settimana più di sempre pregano insieme per l’unità: lo Spirito Santo ci spinga alla comunione e ci faccia custodire l’esigenza dell’unità nella ricchezza della diversità. Preghiamo.
Per i governanti delle nazioni, perché si lascino illuminare dalla tua parola nel ricercare senza mai stancarsi la giustizia che, come insegna il profeta Isaia, darà pace, tranquillità e sicurezza. Preghiamo.
Per i lettori, i catechisti, i biblisti e quanti sono al servizio della Parola e si adoperano per diffonderne la conoscenza nella Chiesa e nella società, perché possano ogni giorno trarre forza e grazia dalla Parola stessa e con rinnovato entusiasmo si pongano al suo servizio. Preghiamo.
Per i giovani, perché crescano con il desiderio ardente di cercarti nella tua Parola, si appassionino al suo studio e la servano con gioia. Preghiamo.
Per noi tutti qui riuniti: la tua parola, Signore, illumini la nostra mente e il nostro cuore perché con intelligenza e generosità sappiamo costruire una società solidale e fraterna, prendendoci cura in particolare delle persone più deboli e in difficoltà. Preghiamo
Vita della Comunità
- Ogni giovedì ritroviamoci a pregare
Giovedì 26 Gennaio
a S.Giovanni Gualberto
dalle 18:45 alle 19:30
Cerchiamo il Signore e facciamoci trovare
Preghiamo per la pace