lettera-domenica-18-Giu-2023

17 Giugno 2023 Off Di wp_9586384

SOTTO LO SGUARDO DI DIO

Ci sono dei momenti in cui ci si sente dentro una vera gioia di vivere. Ma ce ne sono altri in cui si avverte con tutto il suo peso la fatica di vivere.
Di solito si pensa che sia una questione di soldi: chi ne ha, può darsi alla bella vita; chi non ne ha, o ne ha troppo pochi, fatica a tirare avanti; con i soldi, in un modo o nell’altro si risolvono tutti i problemi; senza soldi, fai una vita grama.
È vero solo fino a un certo punto. Si conoscono persone povere e semplici sempre di buon umore; e si incontra gente ricca e istruita dall’aria sempre stanca, annoiata, scontenta. Forse allora è questione soprattutto di star bene: “Fin che c’è la salute! ».
Ed è vero. Ma fino a un certo punto. A volte ci si può sentire tristi, «giù di corda”, avviliti, anche se fisicamente si sta bene. E abbiamo incontrato, invece, persone gravemente ammalate coscientemente vicine alla morte, che ci hanno impressionato per la loro serenità.
Non è soltanto questione di soldi o di salute. Non è neanche soltanto questione di stress, di esaurimento nervoso o di problemi psicologici.
Più profondamente, al di là di tutte le diversità possibili di situazioni personali o sociali, è questione di condizione umana, qualunque sia la condizione economica, sociale o sanitaria di ciascuno.
È proprio nella vita umana come tale che si riscontrano aspetti di incertezza e di contraddizione, una dimensione di vuoto e di smarrimento, che sta alla radice di certi nostri indefinibili sentimenti di inquietudine, di stanchezza e di angoscia.
In balìa di noi stessi, con la nostra intelligenza e la nostra stupidità, con le nostre tecnologie avanzate e le nostre ingiustizie, con le nostre solidarietà e le nostre violenze, siamo tutti “come pecore senza pastore”: l’intera umanità sulla terra. Siamo come smarriti nel cammino della nostra esistenza e della storia del mondo, perché ci manca un sicuro punto di riferimento per dare un senso alla vita e alla morte, alla gioia e al dolore, al bene e al male.
Il vangelo dice che è Gesù Cristo questo punto di riferimento.
Si chiama “Vangelo” proprio per questo: è un lieto annuncio, una bella notizia per tutta l’umanità. Possiamo “capirci qualcosa” nel mistero della vita e della storia, se ascoltiamo la parola di Cristo e se crediamo in lui, crocifisso e risorto da morte.

ATTO PENITENZIALE

Signore, tu ci hai scelto per essere un regno di sacerdoti e una nazione santa,
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Cristo, tu sei morto per noi mentre eravamo ancora peccatori e ci hai giustificati con il tuo sangue,
Christe, eleison.
Christe, eleison.
Signore, tu ci mandi nel mondo a portare gratuitamente l’annuncio del regno,
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.

Preghiera dei fedeli

Preghiamo insieme e diciamo:
 Ascoltaci, Signore.

Per la Chiesa: perchè ovunque è presente e comunque opera, sia cosciente di essere stata scelta per annunciare a tutti il vangelo di Gesù, preghiamo.

Per l’umanità tutta: perchè le aspirazioni alla libertà e giustizia, che la animano, diventino le vie attraverso le quali si apre all’annuncio del Dio che salva, preghiamo.

Per quanti soffrono nel corpo e nello spirito, perché la nostra vicinanza e l’interesse fraterno portino speranza e consolazione, preghiamo.

Per noi tutti, chiamati dal Signore a vivere le esigenze del battesimo in diverse situazioni, perchè seguendo Cristo Signore, arriviamo alla perfezione dell’amore, preghiamo.

Per la nostra comunità, perchè non si chiuda nella sicurezza delle osservanze esteriori, ma si apra alla responsabilità missionaria, rispondendo agli interrogativi e alla ricerca di tanta gente, preghiamo.

Vita della Comunità

  • Ogni giovedì ritroviamoci a pregare
    Giovedì 22 Giugno
    a S.Giovanni Gualberto
    dalle 18:45 alle 19:30
    Cerchiamo il Signore e facciamoci trovare
  • GREST 2023

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