lettera-domenica-18-Ago-2024
SOTTO LO SGUARDO DI DIO
Dio invita « al festoso banchetto del suo regno » tutta l’umanità. E non ha problemi né di spazio né di spesa.
Il biglietto d’invito è Gesù stesso, «disceso dal cielo», “mandato dal Padre” per portare esplicitamente agli uomini l’offerta di Dio: quella che Gesù nel Vangelo di oggi chiama «la vita eterna».
Per avere questa vita bisogna essere “in comunione” con Cristo. Magari senza saperlo, come può succedere a ogni uomo retto che vive secondo coscienza, nella ricerca della giustizia e della verità, anche senza conoscere il vangelo. Ma per coloro che credono in lui, Gesù ha voluto lasciare un segno concreto di questa comunione, identificandosi nel pane e nel vino dell’Eucaristia, in cui egli ci dà «la sua carne da mangiare e il suo sangue da bere».
ATTO PENITENZIALE
Signore, abbiamo preferito il cibo che perisce a quello che dona la vita eterna,
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Cristo, non abbiamo preso coscienza del dono grande della tua sacramentale presenza nella vita della chiesa,
Christe, eleison.
Christe, eleison.
Signore, abbiamo comunicato all’Eucarestia continuando a vivere per noi stessi,
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Preghiera dei fedeli
Diciamo:
Rendici discepoli del Figlio tuo.
Per tutti i figli della chiesa, perchè la partecipazione all’Eucarestia li renda capaci di spendere il proprio tempo al servizio del Regno di Dio, preghiamo.
Per tutti i giovani che hanno smarrito il gusto della partecipazione all’Eucarestia domenicale: perchè possano incontrare sul loro cammino testimoni coerenti e credibili del Vangelo, capaci di ridestare il desiderio dell’incontro con il mistero di Dio, preghiamo.
Per coloro che nella comunità sono stati chiamati al servizio di “ministro straordinario dell’Eucarestia”: perchè rendendo partecipi del mistero eucaristico i malati e i sofferenti, possano aiutare questi fratelli a vivere il tratto difficile della loro esistenza come veri discepoli del Signore, preghiamo.
Per tutti noi che partecipiamo a questa assemblea eucaristica: perchè la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo operi una conversione radicale del cuore che ci porti a vivere non più per noi stessi, ma per colui che è morto e risorto, preghiamo.