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24 Gennaio 2025 Off Di wp_9586384


SOTTO LO SGUARDO DI DIO

“Un anno di grazia”. L’espressione non ci è molto familiare, e tuttavia essa è al cuore del messaggio profetico che Gesù ricorda ai suoi compaesani. Un anno di grazia da parte del Signore: Dio cancella i peccati, Dio dimentica la nostra infedeltà e ingratitudine. In questo modo egli ci libera da ogni peso che grava sulla nostra esistenza e che le impedisce di essere sciolta e felice, armoniosa e limpida. Non lo fa dopo aver giudicato il nostro pentimento e neppure dopo aver valutato le nostre opere. No: Dio perdona subito, senza porre condizioni, per un amore smisurato. Un anno di grazia in cui Dio manifesta tutta la sua tenerezza e la sua compassione per le sofferenze che affliggono le sue creature.
Così egli stesso si impegna a prendersi cura dei poveri e degli abbandonati, a spezzare le catene che tengono prigionieri gli esseri umani, a sottrarre all’oppressione, al sopruso, all’umiliazione coloro che sono sempre umiliati e schiacciati. Un anno di grazia che avrebbe dovuto arrivare, secondo le leggi ebraiche, ogni cinquant’anni e permettere il ritorno di ogni israelita alla libertà e alla dignità degli inizi, quando Dio aveva strappato tutti dalla schiavitù degli egiziani e aveva donato a tutti una terra su cui vivere nella fraternità e nella giustizia. Un anno di grazia che comportava la cancellazione dei debiti e della condizione servile che avevano provocato, la reintegrazione nelle proprietà trasmesse dai padri, che si erano perse a causa dei rovesci e delle situazioni difficili che qualche famiglia aveva attraversato. Un anno di grazia che, purtroppo, i membri del popolo di Dio avevano spesso reso insignificante. Gesù non si mette a spiegare, a commentare la Scrittura che ha appena proclamato.
Fa qualcosa di molto più semplice e compromettente: afferma che essa è diventata realtà perché lui è il Messia atteso. Quello è il momento in cui Dio fa iniziare un anno di grazia, destinato a durare per sempre. Se ne accorgeranno subito quelli che hanno un cuore di povero, quelli che non ce la fanno più, che camminano curvi sotto carichi troppo pesanti.
Graziati da lui, dopo aver sperimentato la sua misericordia, siamo chiamati a trattare allo stesso modo i nostri vicini, i nostri colleghi, il nostro prossimo. A rimettere i debiti, a dimenticare le somme che ci sono dovute, a cercare la riconciliazione, a rinunciare alla vendetta, a spegnere il rancore.
Siamo disposti a lasciarci trasformare dalla sua grazia fino a questo punto?

ATTO PENITENZIALE

Signore, con la tua Parola tu ci parli con amore e ci inviti alla comunione con te. Perdonaci se non abbiamo saputo ascoltarti: Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Cristo, l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di te. Perdona la nostra superficialità e la presunzione di conoscerti: Christe, eleison.
Christe, eleison.
Signore, nella tua bontà non ti stanchi di rivolgerci ogni giorno la tua Parola. Perdona le nostre sordità, resistenze e fragilità e donaci un cuore nuovo: Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.

Preghiera dei fedeli

Preghiamo insieme e diciamo:
 Padre, ascoltaci.

Per la Chiesa e i suoi pastori, perché si lascino trasformare dalla Parola che proclamano e diventino segno luminoso della misericordia di Dio che guarisce e perdona. Preghiamo.

Per tutte le Chiese cristiane che in questa settimana più di sempre pregano insieme per l’unità: lo Spirito Santo ci spinga alla comunione e ci faccia custodire l’esigenza dell’unità nella ricchezza della diversità. Preghiamo.

Per i lettori, i catechisti, i biblisti e quanti sono al servizio della Parola e si adoperano per diffonderne la conoscenza nella Chiesa e nella società, perché possano ogni giorno trarre forza e grazia dalla Parola stessa e con rinnovato entusiasmo si pongano al suo servizio. Preghiamo.

Per i giovani, perché crescano con il desiderio ardente di cercarti nella tua Parola, si appassionino al suo studio e la servano con gioia. Preghiamo.

Per noi tutti qui riuniti: la tua parola, Signore, illumini la nostra mente e il nostro cuore perché con intelligenza e generosità sappiamo costruire una società solidale e superare insieme le conseguenze della pandemia, prendendoci cura in particolare delle persone più deboli e in difficoltà. Preghiamo.

Vita della Comunità

  • Lunedì 27 Gennaio
      S. Giovanni Gualberto
      ore 20:30
      Consiglio Pastorale Parrocchiale