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2 Febbraio 2024 Off Di wp_9586384

SOTTO LO SGUARDO DI DIO

Da sempre gli uomini si chiedono: ma perché bisogna soffrire? perché il male? perché il dolore? E credo proprio che queste domande resteranno aperte finché ci saranno esseri umani sulla faccia della terra. Nonostante qualunque progresso tecnico, scientifico e sociale; nonostante qualunque miglioramento possibile dei sistemi politici e dei rapporti internazionali. Potrebbe sembrare un discorso pessimistico, fatalistico, rinunciatario. Un discorso semplicemente negativo, capace di scoraggiare ogni impegno. Eppure no; è soltanto la constatazione di una concreta e innegabile realtà: il male fa porte di questo mondo, in molteplici modi e forme. Immaginare una vita terrena senza sofferenza e senza dolore è pura fantasia. Fonte di innumerevoli frustrazioni.
Ma al tempo stesso – come cristiani – bisogna prendere atto di un’altra cosa: Gesù Cristo ha combattuto il male e la sofferenza in tutti i modi, a costo di far miracoli! È un tema che ritorna continuamente nel Vangelo di san Marco: Gesù guarisce i malati e scaccia i demoni; Gesù è capace di vincere la sofferenza e di sconfiggere le potenze del male.
“E allora perché non lo ha fatto una volta per tutte, liberando l’umanità e il mondo intero dal peso della fame, della guerra, delle malattie?”. Forse a volte siamo un po’ presuntuosi nel porre i nostri «perché».
Chi siamo noi per pretendere di risolvere il mistero del mondo? Le nostre domande sul perché del male e della sofferenza, mentre per un verso sono inevitabili (non potremo mai accettare il male e il dolore come una cosa “normale”), per altro verso rischiano di diventare un alibi, quasi una scusa per non assumerci la nostra parte di responsabilità nella lotta contro il male.
A questa lotta ci invita invece il Vangelo di Gesù Cristo. La “buona notizia” in cui noi crediamo è appunto questa: malgrado le apparenze, il male non è il più forte e non avrà l’ultima parola (la morte) nella vita dell’uomo e nella storia del mondo. Così come non ha avuto l’ultima parola nella vicenda di Gesù. Pur avendo fatto soltanto del bene, egli divenne vittima del male, condannato alla morte di croce. Ma Dio lo ha risuscitato da morte. In Gesù Dio ha dato all’umanità «il segno» della liberazione dal male, dalla sofferenza e dal potere della morte: Cristo li ha vinti per noi. Ma non senza di noi.

Preghiera dei fedeli

Preghiamo insieme e diciamo:
 Signore della vita, ascoltaci

Per la Chiesa, perché in mezzo a un mondo segnato dalla  sofferenza sia portatrice di speranza e messaggera del vangelo della guarigione, preghiamo.

Per gli ammalati nel fisico e nello spirito e per tutti quelli che fanno esperienza del male e del dolore, perchè non disperino, ma possano incontrare chi offre loro aiuto e così sperimentare la presenza di Dio, preghiamo.

Per coloro che sono impegnati nella ricerca scientifica, perchè la loro lotta contro i mali che tormentano l’umanità sia un’occasione non di arricchimento personale, ma di costruzione di un mondo più libero secondo la volontà di Dio, preghiamo.

Per le comunità cristiane, affinché siano capaci di garantire al loro interno spazi di comprensione e di solidarietà con tutti coloro che sperimentano la forza devastante del male, preghiamo.

Per tutti noi, perchè sappiamo sempre rispettare la nostra vita e quella degli altri come un dono ricevuto dal Padre, preghiamo.