lettera-domenica-16-Lug-2023
SOTTO LO SGUARDO DI DIO
Basta leggere un giornale o guardare un po’ di televisione per avere un panorama di tutti i mali che affliggono questo mondo. Davanti alla storia del nostro mondo, possiamo essere tentati di lasciarci prendere dal pessimismo. Allora i pensieri sono sempre gli stessi: “Non ce la faremo mai a cambiare questa storia, non ce la faremo mai a volerci bene, a portare la pace, …”. E ci rassegniamo a vivere una vita condizionata, convinti che tanto non vale la pena di faticare, di darsi da fare per trovare soluzioni a questi mali che sembrano eterni. Oppure, davanti a questi fatti, possiamo essere tentati da un’ondata di ottimismo, che ci fa credere che è possibile risolvere i problemi del mondo e le situazioni difficili. Allora ci si imbarca in grandi imprese, sostenuti da nobili ideali; si investono energie, tempo e soldi per combattere le ingiustizie, per aiutare chi è nel bisogno, per diffondere una cultura di pace.
Ma può succedere che davanti all’incomprensione, davanti alle inevitabili difficoltà di questa nobile impresa, lo scoraggiamento abbia il sopravvento. La forza che in teoria ci animava, in pratica viene meno.
Vien da chiedersi qual è l’atteggiamento. La risposta nelle letture di oggi. Non vedere i problemi del mondo, le difficoltà di chi ci sta accanto, essere ciechi davanti alla bellezza di questo mondo, delle persone, delle ricchezze che ognuno porta in sé, significa essere quel terreno duro, impenetrabile, inaccessibile al seme di Dio.
Entusiasmarsi per i grandi progetti, credere di poter cambiare tutto e tutti, pensare troppo a quello che farò domani e troppo poco a quello che posso fare oggi, significa essere quel terreno sassoso che non permette al seme di mettere le radici. Alla prima difficoltà, alle prime opposizioni, l’ottimismo volerà via lasciando il posto alla sfiducia, allo scoraggiamento. E il pessimismo, il credere che il male e le difficoltà siano insuperabili, è quel terreno pieno di spine che soffoca il seme e gli impedisce di dare frutto. “Colui che ascolta la parola e la comprende, dà frutti”. Colui che è capace di aprirsi alla speranza che viene da Dio, colui che riesce a guardare la realtà senza calcare i toni cupi e senza ingigantire le possibilità di riuscita, ecco, quest’uomo, questa donna è il terreno buono capace di produrre secondo la sua misura.
ATTO PENITENZIALE
Signore, tu che salvi chi si riconosce piccolo e bisognoso,
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Cristo, tu che doni il tuo Spirito per farci morire al nostro peccato,
Christe, eleison.
Christe, eleison.
Signore, tu che ci riveli il volto misericordioso di Dio,
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Preghiera dei fedeli
Preghiamo insieme e diciamo:
La tua parola, Signore, è lampada ai miei passi.
Per la chiesa, chiamata ad annunciare fedelmente la Parola che ha ricevuto dal Signore, perché trovi l’accoglienza e la fede di Maria, la madre di Dio, preghiamo.
Per le famiglie, perché vivano nell’armonia e siano spazi coraggiosi di perseveranza sulla via della croce, preghiamo.
Per i giovani, perché siano consapevoli di essere figli amati dal Padre celeste, preghiamo.
Per tutti coloro che nel mondo soffrono persecuzioni a causa del Vangelo, perché restino fedeli alla scelta del Signore Gesù e perseverino con coraggio sulla via della croce, che come per Gesù si manifesta anche nel rifiuto e nella incredulità del mondo, preghiamo.
Per tutti i credenti perché realizzino la loro vocazione nell’ascolto responsabile della parola e nella partecipazione viva all’Eucarestia. preghiamo.
Vita della Comunità
- Ogni giovedì ritroviamoci a pregare
Giovedì 20 Luglio
a S.Giovanni Gualberto
dalle 18:45 alle 19:30
Cerchiamo il Signore e facciamoci trovare -
Festa di S. Giovanni Gualberto
Domenica 16 luglio celebriamo la festa patronale di S. Giovanni Gualberto
- SS. Messe
ore 8:00 e 10:30 - Vespri solenni
ore 19:00