lettera-domenica-9-Ott-2022
SOTTO LO SGUARDO DI DIO
Chi non ha spirito di riconoscenza, chi non sa dire grazie, chi vede tutto ciò che lo riguarda semplicemente come “dovuto “, non è diventato adulto: è rimasto adolescente.
Se uno si alza la domenica mattina alle dieci e trova la camicia pulita e stirata, le scarpe lucide e la colazione pronta, ci sarà pure qualcuno che ha preparato tutte quelle cose! Se uno può permettersi di andare a scuola fino a diciotto anni o di proseguire gli studi fino a ventiquattro, ci sarà pure qualcuno che nel frattempo gli assicura di che vivere. E se ci troviamo a vivere, dobbiamo pure dire grazie a qualcuno!
Soltanto chi non avesse ricevuto nulla da nessuno potrebbe esimersi dal dovere della riconoscenza. Ma noi, che cosa abbiamo propriamente di “nostro”, senza averlo ricevuto da altri, a cominciare dalla nostra esistenza? E il mondo in cui viviamo: la terra, il mare, l’aria che respiriamo, la luce del sole, le stelle… non abbiamo fatto noi tutte queste cose! E il poter vedere, poter sentire, poterci muovere, parlare, cantare…
Riconoscenza vuol dire “ri-conoscere”, rendersi conto di come stanno effettivamente le cose. Ma se sappiamo riconoscere ciò che da altri abbiamo ricevuto e riceviamo nella vita, allora siamo in grado anche di “riconoscere” Colui che è “fonte della vita e ha dato origine all’universo per effondere il suo amore su tutte le creature.
La riconoscenza a Dio è un altro nome della fede. E non per nulla al centro della Messa, che a sua volta è il “centro di tutta la vita cristiana”, sta l’invito del sacerdote: “Rendiamo grazie al Signore nostro Dio!».
È vero: ci può essere chi non ha affatto voglia di cantare la “gioia di vivere”,né di dire grazie a nessuno per una vita magari piena di fatica, dolore e tribolazioni. Ma è anche vero che troppo spesso noi siamo portati a brontolare e a lamentarci per tante cose, mentre non sappiamo vedere e riconoscere le cose belle e buone che ci sono date. E soprattutto, dimentichiamo troppo facilmente una cosa, quella che san Paolo scriveva a Timoteo “Ricordati che Gesù Cristo è risuscitato dai morti. Se moriamo con lui, vivremo anche con lui.”.
ATTO PENITENZIALE
Signore, perdonaci se abbiamo una fede così piccola che ci impedisce anche nel chiedere il tuo aiuto per la nostra vita;
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Cristo, perdonaci se la nostra fragile fede non ci aiuta a cercare la salvezza, e ci limitiamo a chiedere la salute e il benessere materiale;
Christe, eleison.
Christe, eleison.
Signore, perdonaci se ci dimentichiamo di ringraziare te e di fidarci del Padre quando sperimentiamo la sua provvidenza;
Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Preghiera dei fedeli
Diciamo insieme:
Siamo tuoi figli, ascoltaci, o Signore.
Per tutti i cristiani, perchè consapevoli dell’amore di Dio facciano della loro vita un continuo ringraziamento al Padre, preghiamo.
Per gli operatori di pace, per quanti faticano per togliere le divisioni e le barriere culturali e razziali che dividono gli uomini, per coloro che con l’amore guariscono le piaghe e le malattie dei malati e dei sofferenti, preghiamo.
Per la nostra parrocchia affinché ognuno crei al suo interno condizioni di accoglienza e servizio verso tutti e promuova la crescita di ogni persona abbattendo le disuguaglianze, preghiamo.
Perché in una società ammalata di individualismo e anonimato, i cristiani siano testimoni di accoglienza umile e disinteressata che faccia rinascere la speranza di rapporti nuovi tra gli uomini, preghiamo.
Per quanti nella comunità cristiana si prendono più direttamente cura dei malati, degli anziani, delle persone sole: perché siano donati loro occhi sensibili davanti al dolore, all’ingiustizia, all’impotenza di un uomo, preghiamo.
Vita della Comunità
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Venerdì 14 Ottobre
ore 21:00 a S. Giovanni Gualberto
VEGLIA MISSIONARIA
con la nostra diocesi -
Sono aperte le iscrizioni al cammino di fede dei bambini di Seconda e Terza elementare.
Chi lo desidera può trovare la scheda di iscrizione in fondo alla chiesa.